Ci deliziamo nella bellezza della farfalla,
ma raramente ammettiamo i cambiamenti
a cui ha dovuto sottostare per raggiungere
quella bellezza.
(Maya Angelou)
Foto dal web
Quando si parla di cambiamento mi viene sempre in mente la storia della rana bollita di Chomsky.
Se prendi una rana e la metti in una pentola piena di acqua bollente, la rana istantaneamente salterà fuori dalla pentola.
Ma se prendi una pentola piena di acqua e la poni sul fuoco e vi metti dentro una rana osserverai che la rana inizierà ad abituarsi al cambiamento di temperatura dell’acqua senza accorgersi che sta diventando bollente finché non sarà più in grado di saltare fuori della pentola e morirà cotta.
Molti diranno che ad uccidere la rana è stata l’acqua bollente ma in realtà ad uccidere la rana è stata la sua incapacità a capire quando saltare fuori dalla pentola.
Quante volte questo capita anche a noi? Ci abituiamo alle situazioni raccontandoci tante scuse e giustificazioni perdendo quella lucidtà che ci permetterebbe di fare il salto fuori dalla pentola.
In questi giorni parlavo con una mia amica che è stata lasciata dal marito e lei mi raccontava “si avevamo dei problemi, eravamo diversi anche nell’affrontare le situazioni ma io non lo avrei mai lasciato sarei invecchiata con lui”. E io mi chiedo A quale prezzo?
Io penso che sia giusto dare una possibilità al partner, al matrimonio soprattutto se ci sono dei bambini piccoli proprio perché è un progetto di vita e proprio perché essendo un cammino insieme non può non essere pieno di insidie. Ma fino a che punto?
Dare una possibilità non significa non guardare i problemi in faccia e glissarli senza dargli peso, bisogna affrontarli seriamente.
Se sto con una persona che non mi fa stare bene immolandomi fino alla vecchiaia che stima ho di me? Che amore ho per me?
Il cambiamento, la ricostruzione, la scelta della nuova vita devono partire proprio dalla ristrutturazione della stima.
A volte bisogna avere il coraggio di saltare dalla pentola non solo per noi ma anche per chi ci sta accanto. E’ chiaro che non è semplice ma neppure impossibile.
Ogni cambiamento sia voluto che non voluto porta con sé delle morti, la morte di quello che eravamo prima, la morte di alcune credenze e a volte anche di valori e priorità, è difficile lasciare andare la vecchia immagine di noi ma è necessario, Diventiamo sconosciuti a noi stessi ma questo non è solo un male ma anche un’opportunità di osservarci con occhi nuovi.
FASI DEL CAMBIAMENTO.
Il cambiamento non è un qualcosa se si esaurisce in un singolo atto ma è un processo composto di più fasi, fatto di salite e discese perché a volte sembra anche di tornare indietro.
Le fasi si riferiscono alla dimensione temporale del cambiamento e cioè in che punto ci troviamo se all’inizio, se siamo nella fase della ricostruzione o in quella della ricaduta
I FASE: LA DISSOLUZIONE: è il momento in cui perdi la tua attuale identità e le tue certezze.
Forse è finita una relazione, un matrimonio di anni, sei stata licenziat* o forse senti di essere semplicemente cambiata ma non sai nemmeno come, dove e quando e non stai più bene nella tua pelle. Tutto quello su cui basavi la tua vita e la tua identità ti scivola tra le mani e ti senti spaesat*.
È il momento della morte è il momento di abbandonare le parti di te che non ti servono per RI-nascere e prendere il volo come fa la farfalla quando lascia il bozzolo
A volte servirebbe mettere in scena un vero e proprio funerale di tutto ciò che abbiamo bisogno di lasciare andare.
In questa fase è importante avere compassione verso sé stessi e chiedersi:
•Cosa provo? E importante ascoltare le nostre emozioni perché la maggior parte delle volte capiamo le situazioni a livello mentale ma non emotivo.
• Di cosa ho bisogno per uscire da questa fase?
•Cosa posso imparare? Non tutto ciò che ci accade è contro di noi anche se pensiamo sia cosi ma la vita fluisce per noi e non contro di noi anche se nel momento del dolore non possiamo capirlo.
Io ad esempio nei miei tanti momenti di dolore ho imparato la pazienza e la fiducia che è sempre stata il mio tallone di Achille, solo quando mi sono lasciata portare dalla vita le cose sono veramente cambiate non necessariamente fuori di me ma dentro di me perchè quando hai fiducia ti senti leggera, protetta e positiva.
II FASE: IMMAGINAZIONE
Ė il momento in cui ti rendi conto che può esserci una nuova vita per te.
Se sei in questa fase chiediti: – “Quali immagini stanno emergendo dentro di me rispetto al mio possibile futuro?”
– Elenca tutti i vantaggi del cambiamento
– Qual è l’obiettivo che ho bisogno di pianificare?